29 novembre 2010

Intervista a La Penna Blu Edizioni

Cari lettori,
l'intervista che vi presentiamo oggi non è a un autore, ma, eccezionalmente, a un editore: La Penna Blu Edizioni (di cui abbiamo in passato intervistato uno degli autori, Loredana La Puma), casa editrice che pubblica senza chiedere alcun contributo agli autori. In un mondo editoriale in cui l’EAP (Editoria A Pagamento) si sta espandendo senza sosta, nutrendosi del numero sempre crescente di autori che desiderano pubblicare a ogni costo, noi del Ghetto dei Lettori abbiamo deciso di lanciare un piccolo messaggio: aspiranti e inesperti scrittori che frequentano queste pagine, ricordate che le case editrici che pubblicano senza chiedervi un contributo esistono, che quasi sempre vi troverete uno staff serio e interessato al vostro lavoro, e pronto a fornirvi editing, assistenza, stampa, copertina, impaginazione. E che rischiano di scomparire pressate dalle grandi case editrici da un lato e dal proliferare di editori che chiedono all’autore di staccare assegni a tre cifre dall’altro.
Oggi abbiamo virtualmente invitato sul Ghetto dei Lettori Danilo Marano, portavoce de La Penna Blu Edizioni. Lascio che sia lui a presentarvi la casa editrice.



1. Come prima cosa, naturalmente, la ringrazio per essere qui oggi e per aver accettato di rispondere alle mie domande. Potrebbe presentare brevemente ai lettori La Penna Blu Edizioni? Quando è nata e come? Con quali obiettivi?

Siamo attivi dal 2008, nati per l'impellente necessità di creare qualcosa che non era poi così presente nel panorama editoriale italiano: una piccola casa editrice che valutasse romanzi di narrativa in maniera seria, puntando sulla qualità e non sui portafogli degli autori. L'obiettivo primario è quello di diffondere il sacro valore della lettura, con romanzi che, per noi e, fortunatamente, per la maggior parte dei lettori, rappresentano dei veri gioielli.


2. Che servizi fornisce la sua casa editrice agli scrittori? Che tipo di distribuzione opera?

Tutto ciò che dovrebbe fare una casa editrice: valutazione (seria), contratto con royalties e senza alcun contributo (economico, acquisto copie, a priori, a posteriori ecc...), editing, cura grafica nell'impaginazione e nella copertina, promozione mediante il web, librerie fiduciarie, presentazioni e fiere letterarie (solo quest'anno quattro). La distribuzione non può essere nazionale (seria) per una questione di numeri. Per ora siamo contenti del nostro rapporto diretto con librerie e lettori, lasciamo ad altri la possibilità di lasciare il 65% del prezzo di copertina al distributore.


3. Di quali generi vi occupate? Potrebbe descriverci in breve le vostre collane?

Copio e incollo dal web:
Romanzi Fantasy (saghe e non) – collana Il calamaio azzurro
Romanzi di Fantascienza – collana Il laser blu
Opere per bambini e ragazzi – collana I pastelli
Gialli e Thriller – Collana La lente d’ingrandimento
Gialli e Thriller ambientati in Puglia o collegati al “Tacco d’Italia” – Collana Giallo Pugliese
Romanzi storici – Collana Le pergamene
Romanzi a bivi – Collana La matita rossa


4. Il genere fantasy è un interessante spunto di animate (e spesso veementi) discussioni sul web tra detrattori e appassionati. C'è chi lo discrimina in quanto genere 'facile', o, più semplicemente, dedicato a un pubblico giovanile; c'è chi osserva stoicamente che l'Italia manca di una vera e propria tradizione di letteratura fantastica e pertanto il genere ha difficoltà ad attecchire; e per lo stesso motivo, anche tra gli estimatori, c'è chi cova pregiudizi verso il fantasy italiano; ci sono infine i lettori dal palato ignifugo, pronti a fagocitare qualsiasi opera 'purché sia fantasy', istigando così le case editrici a pubblicare smodatamente opere che ben poco si differenziano tra di loro, conducendo dunque a un abbassamento della qualità, a una saturazione del mercato, e di conseguenza contribuendo ad alimentare i pregiudizi. Più che un circolo vizioso, è un infinito diagramma di flusso. Qual è la sua opinione a riguardo?

La mia opinione è quella che il fantasy, come ogni letteratura di genere, è valida in quanto tale. Non si può leggere un romanzo fantasy con la convinzione di leggere "La Divina Commedia". Ciononostante, i romanzi fantasy scritti bene e con una solida trama alle spalle hanno sempre un messaggio profondo da comunicare. Come casa editrice abbiamo un solo "fantasy classico", per il resto abbiamo voluto esplorare tutti i generi di fantasy (eh sì, non c'è solo fantasy...) con risultati eccellenti viste le recensioni dei nostri libri su anobii.com. Poi, ogni mercato ha le sue regole. Probabilmente sarà vero quello che affermate, ma noi pensiamo a operare bene nel nostro piccolo, cercando di trasmettere la passione nostra e dei nostri autori.


5. Che la piccola editoria sia in crisi ormai non è un mistero. Quali sono i vostri punti di forza per sopravvivere in questo campo minato?

In crisi? La piccola editoria è solo "passione", almeno per quanto ci riguarda. Il mercato editoriale è fagocitato dalla grande distribuzione, bisognerebbe cercare un po' di più tra le piccole realtà (quelle serie...) per scoprire piccoli, grandi capolavori. I punti di forza li ho elencati prima: tanta promozione sul web, tanta passione trasmessa ai nostri lettori mediante presentazioni e fiere letterarie.


6. Condivide l'opinione comune che in Italia, ultimamente, tutti scrivono, pochi leggono, e si pubblica troppo? E chi detiene l'eventuale responsabilità? Il lettore diseducato  alla lettura, l'autore che vuole pubblicare a ogni costo, l'editore che punta al marketing e non alla qualità?

Decisamente sì, e penso che le colpe siano da dividere in parti quasi uguali (c'è anche una mancanza di investimenti nella cultura della lettura da parte dello Stato).


7. Cosa pensa in particolare dell'editoria a pagamento?

Può esserci quella fatta seriamente e, quando è così, tanto di cappello (conosco alcune realtà che lavorano bene). Ma non succede sempre così.


8. Potrebbe dare qualche consiglio agli aspiranti scrittori che desiderano esordire nel mondo dell editoria? Quali parametri tenete in considerazione voi de La Penna Blu nella scelta di un manoscritto da pubblicare?

Il manoscritto deve avere qualcosa di profondo da comunicare, oltre una bella trama, personaggi credibili e uno stile di scrittura di un certo livello. La selezione è altissima e i risultati ci danno ragione.


9. Infine, a quali eventi sarete presenti prossimamente per incontrare i vostri lettori?

Abbiamo appena terminato le quattro fiere previste per quest'anno...il prossimo evento sarà la presentazione de "La Città di Pietra" di Loredana La Puma, secondo libro della Saga dell'Averon, già recensito in maniera stupefacente su anobii.com e su altri siti, a Palermo il prossimo 11 dicembre, ore 17.30 presso la Sede del Dopolavoro Ferroviario, Via Pecoraro 2, accanto alla Stazione Notarbartolo.


10. La ringrazio per il suo tempo, Danilo, è stato gentilissimo. Buona fortuna a voi della Penna Blu, mi auguro che ci saranno nuove occasioni di conversare, in futuro.

Grazie a voi, e spero che, come regalo di Natale, non manchi sotto l'albero un libro de La Penna Blu Edizioni. Farete felice chi vuole sognare e anche chi ha rinunciato a farlo. A presto!

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