1 luglio 2010

L'isola della paura - Dennis Lehane

A chi arriva dal mare l'isola non fa una bella impressione. Una macchia scura in mezzo alla foschia, alberi macilenti e radi a interromperne il grigiore. Ma è difficile aspettarsi di meglio da un luogo come quello. Anche perché l'agente federale Teddy Daniels sa che lo attende un incarico delicato: una paziente dell'Ashecliffe Hospital, istituto per la detenzione e la cura dei criminali psicopatici, è scomparsa e le sue preoccupanti condizioni psichiche ne rendono più che urgente il ritrovamento. Ma su quell'isola, che un uragano travolge impedendo qualunque collegamento con la terra ferma, niente è davvero ciò che sembra: cosa succede veramente in quell'ospedale? E che cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta inspiegabilmente scomparsa, oppure le prove che all'Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani? Forse, invece, è qualcosa di torbido che lo tocca più nel profondo, e che riguarda i fantasmi che da tempo lo tormentano, da quando l'adorata moglie è morta tragicamente in un incendio doloso. E quanto più Teddy si avvicina alla verità, tanto più la morsa si stringe intorno a lui.

Recensione

Se davvero il tempo per me è composto da tanti segnalibri, allora mi sento come se qualcuno avesse scosso il libro e quelle striscioline gialle di carta fossero cadute per terra, e le orecchie alle pagine fossero state lisciate.

Edward ‘Teddy’ Daniels e Chuck Aule, agenti federali, vengono inviati su Shutter Island a investigare sulla scomparsa di Rachel Solando: sull’isola sorge infatti un moderno manicomio criminale, e la donna, colpevole di aver annegato i propri figli e fermamente convinta che la tragedia non sia mai accaduta, è inspiegabilmente fuggita da una stanza da cui non poteva fuggire.
Teddy e Chuck, nonostante la scarsa collaborazione del personale dell’istituto, iniziano a indagare. Quel che Teddy non sa, però, è che sull’isola dovrà fare i conti con il proprio passato e con la parte più oscura di sé.

L’isola della paura è un onesto e appassionante thriller giustamente ripescato dal mare dell’anonimato grazie all’uscita del film di Scorsese Shutter Island, il quale, se vorrete leggere il libro, vi consiglio di non guardare. Precedentemente edito da Piemme nella stessa collana che ospitava i più famosi colleghi di Lehane Patricia Cornwell e Michael Connelly, in seguito al film e all’esaurimento dell’edizione il romanzo è stato ristampato in nuova (e più costosa) veste. A ragione, perché Dennis Lehane ha molto più talento nell’originalità delle sue trame e nella prosa raramente scontata di molti dei suoi colleghi scrittori di thriller, e mi riferisco anche e soprattutto al pluriristampato e pluriosannato (e plurisopravvalutato, aggiungerei) Stieg Larsson.

L’isola della paura, in sostanza, è un interessantissimo percorso investigativo di cui la controparte concreta è solo una facciata: profondo, infatti, è l’arricchimento psicologico del personaggio di Teddy, poetici e onirici i ricordi dei momenti trascorsi con l’amata moglie e i sentimenti mai spenti nei suoi confronti. Un protagonista memorabile e una trama mai scontata (cosa che non si può dire del film) ne fanno un thriller superiore alla media.

Purtroppo, come succede nel caso dei thriller, mi vedo costretta a mordermi la lingua (o meglio, le dita) e a tacere del tutto su altre meravigliose scelte narrative cui non posso nemmeno accennare senza rovinarvi il piacere di scoprire il romanzo (o la versione cinematografica, se preferite).

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: L'isola della paura
  • Titolo originale: Shutter Island
  • Autore: Dennis Lehane
  • Traduttore: Beliti C.
  • Editore: Piemme
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: Piemme Linea rossa
  • ISBN-13: 9788856613414
  • Pagine: 376
  • Formato - Prezzo: Brossura, sovraccoperta - 17,00 Euro

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