23 marzo 2010

Il Profumo - Patrick Süskind

Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell'epoca non povera di geniali e scellerate figure.
Si chiamava Jean-Baptiste Grenouille e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte, oggi è caduto nell'oblio, non è certo perché Grenouille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri e immoralità, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio che nella storia non lascia traccia: nel fugace regno degli odori.

Recensione

Grenouille, o la vita di un mostro.
Nel senso originale del termine un, "monstrum" è qualcosa degno di essere additato, mostrato, che suscita ammirazione per le sue qualità, anche se non necessariamente in senso positivo. Anche perché a voler costringere il mostro, il genio mostruoso, all'interno dei lacci soffocanti delle categorie morali che permeano la vita della società cosiddetta civile, si ottiene il risultato certo di strangolarne la genialità.
Grenouille è un mostro: non ha odore così come non possiede alcuna nozione di sè e del concetto di limite, di tabù, di bene e male. Egli è, se non al di sopra, almeno al di là di ogni categoria etica. La sua realtà non esiste oltre la sua percezione, che ha però una profondità e un'acutezza del tutto anormali.
Ciò che lo distingue rispetto a tutti gli altri esseri, umani e animali, per i quali la realtà è un guazzabuglio indistinto di odori senza differenza, è che lui, grazie alla raffinatezza della sua istruzione da autodidatta, è capace di riconquistare consapevolezza della sua condizione, sperimentando, nelle viscere delle montagne dell'Auvergne, l'assoluta mancanza di odore umano. Grenouille raggiunge in qualche modo una sorta di nirvana: si libera, fuggendo dal consorzio civile, di ogni traccia umana e raggiunge lo stato di tabula rasa; diventa puro, come l'essenza che cercherà di distillare per acquisire il controllo sull'anima degli uomini.

Da questo punto di vista il suo comportamento è perfettamente illuminista: privandosi di ogni condizionamento, culturale, sociale e religioso, egli vede l'essere umano come mero mezzo; la realtà diviene un insieme di meccanicismi che producono, in situazioni date, risultati dati. Il suo credo è il determinismo che riduce il reale - comprese vita e morte - a mero oggetto, poichè così come non ha egli stesso odore non può provare sentimenti o passioni.
La sua ricerca, di stampo prettamente sadiano, termina inevitabilmente nel nichilismo e non può impedire a se stesso, sottoponendosi alla legge suprema della ragione determinista, di procedere verso l'auto-annientamento.

Con una struttura perfettamente circolare la vita di Grenouille termina là dove ha avuto inizio, senza però che la sua fine - parlare di morte presupporrebbe una vita precedente - assuma il significato di una catarsi o di un pentimento: è solo la sublimazione di un principio che era tuttavia evidente, anche se forse non a una considerazione scientifica come la sua. Cosa c'è, del resto, di più effimero di un aroma?

Con un incipit folgorante il racconto si snoda compatto e coerente seguendo il percorso della crescita di Grenouille, senza mai dare segno di stanchezza o manchevolezze. Süskind dipinge un ritratto magistrale del lato oscuro della Società dei Lumi - pensiamo alla teoria fluidale di Taillade Espinasse - e insieme della Francia del XVIII secolo, ancora ignara di ballare i suoi minuetti leziosi sotto l'ombra sinistra della ghigliottina.

L'autore introduce una ricca serie di personaggi e storie laterali - dal mercante di essenze Richis alla vedova Gaillard che tiene Grenouille a balia, al maestro profumiere Baldini - rispetto alla vita del protagonista, creando una galleria di ritratti secchi e abilmente cesellati, e riesce a evocare immagini olfattive estremamente nitide e vive, mantenendo nello stesso tempo una distanza tale dalla materia narrativa da rendere credibile una vicenda, che sarebbe normalmente confinata nella dimensione di racconti alla Barbablù.

Giudizio:

+5stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: Il profumo
  • Titolo originale: Das Parfum
  • Autore: Patrick Süskind
  • Traduttore: G. Agabio
  • Editore: TEA
  • Data di Pubblicazione: 2007
  • Collana: I Grandi
  • ISBN-13: 9788850213979
  • Pagine: 295
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 12,90

8 Commenti a “Il Profumo - Patrick Süskind”

  • 23 marzo 2010 alle ore 18:22
    Pythia says:

    Io l'ho adorato dalla prima all'ultima pagina - e gli darei 5 stelle.
    Complimenti per la recensione :-)

  • 23 marzo 2010 alle ore 21:18
    C. says:

    Non sono molto d'accordo con la recensione, ma come ovvio che sia ognuno ha opinioni diverse.. il libro mi ha coinvolto e affascinato. per me merita almeno 4 stelline!

  • 23 marzo 2010 alle ore 21:29
    sakura87 says:

    Ehm, C, ma Polyfilo gli ha dato proprio quattro stelline :DDDD

  • 24 marzo 2010 alle ore 15:52
    Princesse says:

    Questo blog è davvero stupendo, complimenti!! io sono una lettura-dipendente e credo proprio che tornerò a trovarvi spesso... Profumo l'ho letto proprio qualche mese fa... mi è piaciuto molto, soprattutto il modo in cui l'autore sia riuscito a spiegare a parole l'essenza vera di tutti gli odori che ci circondano... mi è sembrato di leggerlo con il naso oltre che con gli occhi e la mente... molto bello!

  • 25 marzo 2010 alle ore 15:45
    polyfilo says:

    in effetti su aNobii io gliene ho date anche 5 di stelline...

    ma nella mia storditaggine pensavo che nel titolo il costume fosse di riportare il punteggio del libro su aNobii, e non di usare quel sistema di misure per attribuire una valutazione personale...

    cmq il libro me lo sono bevuto in pochissimo, anzi direi che l'ho proprio sniffato e che è roBBa buona.

    e anche il film omonimo merita!

  • 25 marzo 2010 alle ore 22:21
    sakura87 says:

    @Poly:

    ma nella mia storditaggine pensavo che nel titolo il costume fosse di riportare il punteggio del libro su aNobii, e non di usare quel sistema di misure per attribuire una valutazione personale...

    ..............
    Vai a correggere gli altri :D

  • 28 marzo 2010 alle ore 13:38
    C. says:

    Pardon, ero straconvinta che ne avesse date 3!!! per questo mi sono 'risentita' un po'! :D

  • 16 settembre 2010 alle ore 18:56
    Anonimo says:

    bellissimo libro .

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