5 marzo 2010

I Wanderers - Richard Price

Richie Gennaro ha diciassette anni e un certo rispetto tra i ragazzi del Bronx. È il Gran Capo dei Wanderers e poi ha una ragazza veramente alla moda. Ha quindici anni e porta i capelli raccolti sopra la testa, com'è d'obbligo nei primi anni Sessanta e si chiama C. Sulla cintura di cuoio di Richie spicca la scritta RG & C all'interno di un cuore, seguita dalla frase "Il vero amore non muore mai".
Le ha incise C con un'unghia la sera in cui gli ha concesso qualcosa di più della solita perlustrazione sotto la camicetta rosa shocking. Il problema di Richie sono quei maledetti "negri" dei Del-Bombers e dei Pips che si sono alleati coi "cina" dei Wong. Richie può arrivare tranquillamente a capire che le gang dei Del-Bombers e dei Pips si uniscano. I "negri" sono per lui, giovane italoamericano del Bronx, dei vigliacchi ed è meglio che siano in tanti.
Ma i Wongs, che ci fanno con loro? Vengono da un mondo completamente diverso, sono i più matti di tutti. Ventisette tizi chiamati Wong, ognuno con un drago tatuato. Se ai Wanderers si aggiungono gli altri italiani dei Pharaohs e gli irlandesi dei Rays, la faccenda si fa abbastanza equilibrata. Ma per battere "negri" e "cina" messi insieme ci vogliono soltanto quelli di Lester Avenue. Come coinvolgerli però? I ragazzi di Lester Avenue hanno minimo ventun anni e sono tutti ex galeotti o scagnozzi della mafia. Certo odiano i "negri", ma odiano anche chiunque altro...

Recensione

I Wanderers non sono una semplice street gang. Sono qualcosa di più - o di meno, a seconda dei punti di vista -, sono un gruppo di amici e di adolescenti che vivono in una parte del Bronx e frequentano la stessa High School, la Tully. Hanno il loro inno, la canzone che parla appunto dei Wanderers, la loro squadra dilettantistica di football e vivono insieme le insicurezze e il momento epico del passaggio dall'infanzia all'età adulta, in uno scenario complesso, multietnico e stratificato, com'è la periferia newyorkese degli anni Sessanta.

Una serie di racconti brevi percorre le vite dei protagonisti, che non sono mai veramente tali: come su persone passate per caso sul marciapiede dei Projects, gli squallidi edifici in cui vivono gli immigrati cinesi, italiani, afroamericani o "colored", irlandesi, lo sguardo del narratore si fissa per alcune centinaia di metri sui personaggi, seguendoli. Alcune volte le loro vicissitudini si incrociano più volte, com'è per i membri dei Wanderers, Richie Gennaro, Buddy Borsalino, Joey Capra, Eugene Caputo, Perry e le loro ragazze, C. e Despie, si intrecciano e si fondono.
Altre volte le loro figure balorde, tutte di ragazzi le più importanti - le ragazze hanno ruoli marginali, quasi solo di vittime - svaniscono dietro l'angolo dell'incrocio e non torneranno più sui loro passi, saranno destinate a vagabondare altrove, magari finendo per incontrare una morte per assideramento, ai margini di un campo da basket dopo una sbronza e una botta in testa.
I ragazzi sono alle prese con i problemi della loro età, con i primi approcci al mondo misterioso del sesso femminile, con il consolidamento di amicizie che potrebbero durare tutta la vita, con famiglie in cui il rapporto tra genitori e figli è freddo e distante, quando non del tutto assente.

Lo scenario rimane indistinto e livido: il panorama non può andare al di là dei confini geografici di una periferia urbana spersonalizzata e vuota, priva di umanità, divisa e presidiata sulla base di principi territoriali rigidamente stabiliti e accettati dalle varie nazionalità, che si guardano in cagnesco come piccole tribù ostili.
Manhattan è distante anni luce da queste vite senza prospettive né futuro, senza radici e senza passato. La cattiveria senza ragione, quasi casualmente crudele, è in agguato e può assumere le sembianze di un bambino come Dougie Rizzo, dispettoso fino al punto di giocare al suo migliore amico un brutto tiro, oppure quelle della banda del quartiere irlandese, che, armata di mazze da baseball con lamette, semina panico e distruzione senza ragione, in stile "arancia meccanica".

Le immagini si susseguono veloci come i vagoni di un treno della metropolitana che sferraglia verso chi sa dove, ma comunque fuori da un campo visivo ristretto e opprimente, senza via d'uscita, come il cavedio di un palazzo dormitorio nei pomeriggi estivi uggiosi e annoiati.

Lo stile di Price in questo gruppo di racconti, semplici e brevi, ricorda i quadri di Edward Hopper nella loro tragica immobilità, nella vibrante indifferenza dominata dalla mancanza di un senso superiore. Anche la speranza sembra non voler indugiare tra quegli isolati. E isolate sono appunto le vite e le interazioni affettive degli esseri umani che su quelle strade si intrecciano e si lasciano.

La superficie delle persone e delle storie è aspra, non permette di scavare: si rimane su due dimensioni. Solo con il tempo l'autore introduce uno scavo nell'interiorità dei suoi personaggi - è il caso del protagonista del suo ultimo romanzo, "la vita facile" - senza perdere la patina di leggerezza che costituisce la sua cifra espressiva e narrativa più originale.
Quello che resta, la sincerità dell'amicizia tra Perry, Buddy, Richie, Joey ed Eugene, il nocciolo duro dei Wanderers, resiste alle difficoltà: la loro coesione è un arma da opporre alle asprezze della vita suburbana. Ma dura poco, il tempo che le note della loro canzone si spengano e si disperdano nel silenzio di periferia, al termine del ricevimento per il matrimonio di Buddy con Despie, che sembra quasi una festicciola di compleanno. Dopo, le loro vite si dividono: Eugene partirà con i Marine, Richie rimane ai Projects, Buddy è sempre lì ma è sposato - a diciassette anni -, Perry e Joey vogliono imbarcarsi come marinai. Del ricordo della loro amicizia avranno bisogno e lo sanno: dovranno farsi coraggio.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: I Wanderers
  • Titolo originale: The Wanderers
  • Autore: Richard Price
  • Traduttore: Stefano Bortolussi
  • Editore: Giano
  • Data di Pubblicazione: 2009
  • Collana: Blugiano
  • ISBN-13: 9788862510615
  • Pagine: 239
  • Formato - Prezzo: Brossura - Euro 16,00

0 Commenti a “I Wanderers - Richard Price”

Posta un commento

 

La Stamberga dei Lettori Copyright © 2011 | Template design by O Pregador | Powered by Blogger Templates