27 luglio 2009

Imprimatur - Rita Monaldi, Francesco Sorti

Roma, settembre 1683. Mentre le feroci armate turche di Kara Mustafà premono alle porte dell'Occidente e tengono tutta la cristianità con il fiato sospeso, in una locanda nel cuore della Città Santa la morte improvvisa di un viaggiatore semina il panico: veleno o peste? Per paura del contagio, gli ospiti vengono rinchiusi in quarantena nelle loro stanze. Tra essi c'è l'abate Atto Melani, ex cantante castrato e ora agente segreto del Re Sole, deciso a scoprire cosa si celi dietro quella strana morte. Atto dovrà però scontrarsi con le reticenze e le paure degli altri ospiti, con lo spettro della peste che aleggia nella locanda e con gli echi minacciosi della battaglia decisiva che le armate dei principi cattolici stanno combattendo a Vienna contro i Turchi.
Nonostante le difficoltà, l'inchiesta dell'abate Melani condurrà alla soluzione del mistero, ma soprattutto alla tremenda verità che segretamente condiziona il destino d'Europa: una congiura internazionale in cui s'intrecciano sanguinosamente religione, politica e spionaggio. Il diario dell'inchiesta, tenuto minuziosamente dal garzone della locanda, finirà sepolto in un vecchio e polveroso volume manoscritto. Ma centinaia di anni più tardi, improvvisamente riemergerà. A leggere con il fiato sospeso il drammatico racconto del garzone è ora un anziano prelato, che deve assolvere un delicatissimo incarico: far proclamare santo un Papa vissuto tre secoli prima. E, al momento decisivo, sarà proprio il diario a dettare l'ultima parola.
Nell'ambiguo fascino della Roma barocca, tra tunnel segreti e laboratori alchemici, tra cacciatori di reliquie e tipografie clandestine, tra strampalate dottrine mediche e culinarie, viene alla luce un segreto della storia d'Europa fino a oggi mai rivelato: un grandioso complotto le cui prove erano state occultate da sempre. È dopo anni di ricerche che gli autori hanno scoperto i documenti (veri) per raccontarci questo filo impazzito della storia e, insieme, uno straordinario secolo ingiustamente trascurato.

Recensione

Primo romanzo di una serie di thriller storici, in sette volumi, basata sulla figura di Atto Melani, cantante castrato in gioventù e, successivamente, spia al soldo del Re Luigi XIV.
I titoli avrebbero dovuto (o dovrebbero, ancora non si conosce la sorte dei seguiti progettati) comporre la frase latina "IMPRIMATUR SECRETUM VERITAS MISTERIUM UNICUM ... ...". Le ultime due parole, che sveleranno il senso di tutta la saga, saranno rese note solo alla pubblicazione degli ultimi due volumi. Ogni romanzo è comunque, garantiscono gli autori, assolutamente autoconclusivo.

Di questo thriller mi hanno colpito due cose: l'incredibile parallelismo con Il nome della Rosa di Eco e la precisione della ricostruzione storica. Il parallelismo con Eco viene naturale: la vicenda è infatti raccontata molti anni dopo il suo svolgimento dal garzone della locanda del Donzello, luogo principe della vicenda. Il racconto, fatto in prima persona e condito da considerazioni a posteriori, e il personaggio del giovane ingenuo e volenteroso ricordano molto da vicino Adso da Melk.
C'è poi il vero investigatore, un vero e proprio tuttologo, acuto e perspicace che ricorda molto da vicino Guglielmo da Baskerville. Infine uno dei personaggi secondari, Ugonio, un corpisantaro che si renderà utile nelle indagini, parla una lingua inventata e raffazzonata che ricorda il Salvatore di Eco (Penitentiagite!).

Le somiglianze, comunque, finiscono qui. Lo sviluppo della vicenda è ben diverso, molto più ampio e "mondiale" rispetto al circolo chiuso costituito dall'Abbazia de Il nome della Rosa. La ricostruzione storica è accuratissima in ogni particolare, soprattutto per quanto riguarda la cornice. Il romanzo, infatti, è aperto e chiuso da un vescovo che introduce e conclude il diario del garzone e riporta i documenti consultati nella ricostruzione della vicenda.
Particolarmente accurata anche la ricostruzione linguistica: lo stile del diario del garzone (di cui non conosciamo il nome) riprende i manierismi tipici della prosa del Seicento. I particolari sulla cultura dell'epoca, soprattutto musicale e culinaria sono accurati fino allo sfinimento e in alcuni casi possono rendere la narrazione poco scorrevole.

Tutto sommato il mio giudizio è assai positivo, contando che vengono spacciati come thriller storici libri di qualità assai inferiore.
E ora veniamo al problema nonché al principale motivo per cui ho scelto di leggere questo volume. Lo volete leggere? Dovrete cercarlo nelle biblioteche, oppure ordinarlo all'editore olandese tramite una libreria online olandese (qui il link). Imprimatur, nonostante il grande successo ottenuto nel 2002, infatti, non ha superato la terza ristampa, né è mai stato riproposto in edizione economica. Si tratta, infatti, di un libro "proibito", in quanto contiene scomode rivelazioni a proposito di Innocenzo XI, un pontefice che stava per essere dichiarato Santo all'uscita del libro. Gli autori pensano, quindi, che per non fare cosa sgradita alla Santa Sede la Mondadori e di corteo tutte le altre case editrici italiane non abbiano mostrato interesse per la pubblicazione.
Per farla breve, qui potete trovare tutte le informazioni sul boicottaggio subito (o presunto tale).

Libro "proibito" o semplice trovata pubblicitaria? Non si sa. Quello che pare "strano" è che un libro che alla sua uscita finì nella top 10 dei libri più letti in Italia e che attualmente è pubblicato in 22 lingue e 53 paesi non sia pubblicato nel suo paese d'origine. Purtroppo, inoltre, il secondo e il terzo romanzo sono disponibili presso la casa editrice olandese soltanto in quella lingua e, ad ora, non è prevista la pubblicazione in lingua italiana. Un vero peccato per gli amanti dei romanzi storici.

Dettagli del libro

  • Titolo: Imprimatur
  • Autore: Rita Monaldi e Francesco Sorti
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2002 (fuori catalogo)
  • Collana: Omnibus
  • ISBN-10: 8804503602
  • Pagine: 638
  • Formato - Prezzo: Rilegato - 19,00 Euro

5 Commenti a “Imprimatur - Rita Monaldi, Francesco Sorti”

  • 28 luglio 2009 alle ore 11:47
    polyfilo says:

    trattandosi di una recensione con tutte quelle citazioni dal nome della rosa mi ha messo una notevole curiosità!

    mi sa che lo cercherò in qualche biblioteca milanese...

  • 28 luglio 2009 alle ore 14:06
    Anonimo says:

    Poi mi farai sapere cosa ne pensi ;)

    Io l'ho trovato proprio in uno dei circuiti di biblioteche milanesi (sud-est milano).

  • 30 luglio 2009 alle ore 12:07
    Valetta says:

    Non sapevo di questa fama di libro proibito. Beh se la cosa è fondata è veramente scandaloso!
    A chi lo vuole leggere in inglese comunque si può anche acquistarlo su www.play.com .

  • 1 novembre 2009 alle ore 03:34
    Unknown says:

    Bellissimo!! non ci sono altre parole... se e' stata una trovata pobblicitaria non ha portato bene,almeno agli italiani che lo volevano leggere!!io l'ho trovato in un mercatino dell usato di Ancona nel 2004 e ho saputo solo pochi mesi fa in internet,cercando altri libri dei due autori,la storia del boicottaggio!! che potere ha ancora la censura in Italia!!!

  • 29 marzo 2014 alle ore 13:24
    Unknown says:

    Libro straordinario, narrazione fluente e coinvolgente, molto curata e raffinata.

    Una serie di incredibili intrighi e dubbi storicamente basati che intrecciano le vicende di un papa a cui questo libro ha fatto perdere l'opportunità di essere canonizzato.

    Triller, intrighi, spie, che si snodano nei sotterranei della Roma travolta dalla peste mentre gli ottomani stanno per conquistare l'Europa alle porte di Vienna.

    Peccato che sia stato boicottato in Italia e che gli autori, coniugi italiani cattolici, per protesta vivano a Vienna e continuino a pubblicare in oltre 40 lingue tranne l'italiano.

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