3 aprile 2009

L'amante di Lady Chatterley - David H. Lawrence

Connie Chatterley è moglie di sir Clifford, un aristocratico che in seguito a una ferita di guerra è diventato impotente (metafora della sterilità intellettualistica della sua cultura e della sua classe). Connie desidera la maternità e la sua carica vitale la spinge verso il guardacaccia Mellors. Nasce tra i due una passione e quando Connie si accorge di aspettare un bambino, lascia il marito e va a vivere insieme a Mellors. Per il verismo tattile con il quale racconta l'amore sessuale, per la critica aperta alle convenzioni sociali, per l'apparente esaltazione dell'adulterio, l'opera più famosa di Lawrence (colpita da sentenze di oscenità e volgarità) uscì "purgata" nel 1928, in Inghilterra; sarà pubblicata in edizione integrale solo nel 1960.

Recensione

Un classico a lungo censurato di un autore sottovalutato.
Nonostante il tema amoroso, appare evidente come sia stato scritto da un uomo: poca dolcezza, molto erotismo, eppure l’effetto è strabiliante.

Lady Chatterley è una donna dal temperamento indipendente, che avvizzisce pian piano nonostante non abbia nemmeno trent’anni. Questo perché incatenata a un marito paralizzato dalla vita in giù, che non sa donarle amore, né passione, ma che ha bisogno di lei.
Cresciuta in una famiglia molto liberale, Constance ha scoperto presto il sesso, ma gli ha sempre preferito la comunione intellettuale: amava, in un uomo, la bellezza del poter conversare con lui, e vi si concedeva solo come ultima risorsa prima di perderlo inevitabilmente. Dopo aver sposato Lord Chatterley, rimasto invalido in guerra dopo solo un mese di nozze, Connie inizia il suo precoce invecchiamento: intrappolata in una magione circondata dalla trivialità di un villaggio di minatori, e dal terribile panorama della miniera di carbone, vessata da un ambiente capitalista che lentamente va incarnandosi nel marito, e perseguitata dall’ipocrisia degli artisti che bivaccano in casa sua.
Connie tenterà disperatamente di non perdere il proprio io, prima gettandosi tra le braccia di un artista odiato dal marito, ipocrita e vanesio come tutti gli altri, poi scoprendo il piacere di amare e di godere nella compagnia del guardiacaccia della tenuta. Questi, misantropo tormentato dagli spettri del passato –una moglie arpia-, faticherà molto per trovare il proprio equilibrio e dunque ridonarlo all’amante.

La protagonista de L'amante di Lady Chatterley è una donna squisitamente moderna, che tenta di dibattersi in un mondo ancora maschilista, e di riaffermare i valore della spontaneità nell’ipocrita società moderna di inizio secolo, e della naturalezza in un mondo ormai devastato dall'industrializzazione. Un personaggio delizioso, acuto e intelligente, e soprattutto mobile.

Il pregio di quest'opera, anche più della storia d’amore e degli indugi sessuali, (che negli anni '20 fecero scandalo, ma capirete che ormai non suscitano alcuna impressione) sono le opinioni di Constance nei confronti dei vari strati della società che la circondano: il marito e la piccola nobiltà, gli artisti, i minatori, tutte filtrate dal suo temperamento genuino e sincero; un'acuta analisi, insomma, della società inglese di inizio secolo.

Giudizio:

+4stelle+

Dettagli del libro

  • Titolo: L'amante di Lady Chatterley
  • Titolo originale: Lady Chatterley's lover
  • Autore: David H. Lawrence
  • Traduttore: Franconeri F.
  • Editore: Giunti Editore
  • Data di Pubblicazione: 2005
  • Collana: Biblioteca Ideale Giunti
  • ISBN-13: 9788809033665
  • Pagine: 480
  • Formato - Prezzo: Rilegato - 8.50 Euro

4 Commenti a “L'amante di Lady Chatterley - David H. Lawrence”

  • 3 aprile 2009 alle ore 16:45
    Valetta says:

    Ricordo che mi era piaciuto moltissimo ma l'ho letto anni fa, mi hai fatto venir voglia di rileggerlo!

  • 3 aprile 2009 alle ore 20:38
    Pepeola says:

    Io sono rimasta stupita da come un uomo riuscisse a descrivere delle sensazioni così femminili. Non farà più scandalo, ma è sempre bello in maniera sconvolgente

  • 4 aprile 2009 alle ore 20:07
    Eleonora says:

    @Pepeola: hai proprio ragione!

  • 9 aprile 2009 alle ore 19:52
    zia Sam says:

    Qualsiasi libro dove il suo autore sia stato perseguitato o processato per averlo scritto merita di essere letto e questo non fa eccezione; dietro ogni censura si scopre un pezzetto di umanità che qualcuno avrebbe voluto tener nascosto con la supponenza di scegliere cosa poter o meno leggere

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