26 marzo 2009

L'eleganza del riccio - Muriel Barbery

Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maîtres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Cita Marx, Proust, Kant… Dal punto di vista intellettuale è in grado di farsi beffe dei suoi ricchi e boriosi padroni. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l’esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre, segretamente osservando con sguardo critico e severo l’ambiente che la circonda.
Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l’uno dell’impostura dell’altro, si incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée.
Le pagine scivolano leggere fra i dotti rimandi e la lingua forbita di Renée e il parlato acerbo di Paloma, mentre l’ironia pungente non risparmia l’ipocrisia imperante nei quartieri chic. Quando ci s’imbatte in tale miscela di leggerezza e umorismo, cultura e profondità, è un piccolo miracolo.

Recensione

Generalmente questo libro è molto amato o molto odiato. Nessuno me ne voglia ma io l'ho cordialmente detestato. La trama: Reneé fa la portinaia in un palazzo abitato da famiglie facoltose. Ha il pallino della filosofia, è una patita di letteratura e ama il cinema d'essai ma agli occhi del mondo si mostra goffa, ignorante, pigra e cafona perché così si conviene ad una "vera" portinaia (!).
Paloma ha dodici anni,abita nel palazzo dove lavora Reneé ed è un piccolo genio ma nasconde la sua intelligenza ai familiari colpevoli di essere, come da copione, ricchi, superficiali e profondamente ignoranti (si chiama sputare nel piatto in cui si mangia, a casa mia).
I racconti in prima persona delle due protagoniste sono una scusa per l'autrice per esibire la propria cultura spargendo citazioni filosofiche e insegnamenti di vita con un intento più nozionistico che veramente comunicativo o divulgativo.

Ciò che salva il romanzo da una stroncatura definitiva è il fatto che è innegabilmente scritto molto bene, qualche spunto di riflessione interessante c'è (anche se niente di troppo originale), e il sarcasmo di Paloma non manca di divertire e colpire nel segno.

Il problema, secondo me, è che la cultura fine a se stessa perde di significato. Al di là di qualche bel pensierino, l'impressione è che l'autrice non abbia nulla da condividere, non è interessata a far scoprire al lettore cose nuove nè a stimolarne la sete di conoscenza. L'acclamato finale, oltre a non essere poi così originale, è un ulteriore esemplificazione di questi concetti: l'apertura verso il prossimo, la ritrovata umanità sono solo apparenza, in realtà gli insegnamenti che le protagoniste traggono dagli eventi sono solo quelli che servono a mettere a posto la coscienza e ad assicurare il proprio benessere interiore.

Nonostante la grande cultura, né Reneé né Paloma sfuggono alla spocchia e all'egoismo che contraddistingue coloro che le circondano e quando finalmente mostrano qualche sentimento, è sempre per compatire o glorificare se stesse, mai per gli altri.

Dettagli del libro

  • Titolo: L'eleganza del riccio
  • Titolo originale: L'Élégance du hérisson
  • Autore: Muriel Barbery
  • Traduttore: Cinzia Poli
  • Editore: Edizioni E/O
  • Data di Pubblicazione: 2007
  • ISBN-13: 9788876417962
  • Pagine: 335
  • Formato - Prezzo: Brossura - 9,50 Euro

1 Commenti:

  • 15 giugno 2014 alle ore 14:22
    Solsido says:

    Condivido e sottoscrivo.
    Ho scoperto da pochissimo questo blog quindi sono indietro anni luce.
    A poco a poco recupererò,complimenti per la bella idea.

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